Meloni parla di decisione “frustrante”: Salvini “paghino i giudici”
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La furia di Giorgia Meloni: la decisione incredibile e le parole di Salvini

Giorgia Meloni

La Cassazione ordina il risarcimento dei migranti della Diciotti, Meloni parla di decisione “frustrante”. I dettagli.

Negli ultimi anni, il tema dell’immigrazione ha acceso il dibattito politico in Italia, dividendo l’opinione pubblica tra chi invoca accoglienza e chi chiede regole più rigide per contrastare l’immigrazione illegale, la reazione di Giorgia Meloni per l’ultima decisione è netta. Al centro di questa discussione si è spesso trovata la magistratura, con sentenze che hanno fatto discutere. Una di queste riguarda il caso della nave Diciotti, risalente all’agosto del 2018, quando un gruppo di migranti rimase bloccato a bordo di una nave della Guardia Costiera italiana per diversi giorni, a causa della politica dei porti chiusi promossa dal governo dell’epoca.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Lo scontro tra magistratura e governo sulla Diciotti

La vicenda Diciotti sembrava ormai chiusa dopo che il leader della Lega, Matteo Salvini, all’epoca ministro dell’Interno, era stato assolto dall’accusa di sequestro di persona. Tuttavia, un nuovo capitolo si è aperto con una recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha stabilito che i migranti trattenuti a bordo della nave hanno diritto a un risarcimento per i danni morali subiti. Secondo la Suprema Corte, la privazione della libertà subita dai migranti è stata illegittima e contraria ai principi del diritto internazionale.

La decisione ha scatenato un acceso dibattito politico. La premier Giorgia Meloni ha definito la sentenza «frustrante», sottolineando come sia inaccettabile che «il governo sia costretto a risarcire – con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse – persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano».

Ancora più dura la reazione di Matteo Salvini, che ha bollato l’ordinanza come «vergognosa» e ha lanciato una provocazione: «Paghino questi giudici di tasca loro, se amano tanto i clandestini». Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso preoccupazione, evidenziando il rischio che questa sentenza possa aprire la porta a numerose richieste di risarcimento, con un impatto potenzialmente devastante per le finanze pubbliche. «Se tutti gli immigrati irregolari chiedessero un risarcimento così, facciamo fallire le casse dello Stato», ha dichiarato.

Le conseguenze politiche della sentenza

La decisione della Cassazione ha inevitabilmente riacceso lo scontro tra governo e magistratura. La sinistra ha accolto con favore la sentenza, sottolineando come sia un’ulteriore conferma del fatto che il governo Meloni stia portando avanti politiche anti-immigrazione illegittime. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha attaccato la premier, accusandola di voler delegittimare la magistratura per nascondere i fallimenti del suo esecutivo. «Giorgia Meloni continua ad alimentare lo scontro con la magistratura per coprire i fallimenti del suo governo. Ma la Cassazione è l’ultimo grado di giudizio, come stabilito dalla Costituzione, che non cambia in base al suo umore. Non è possibile che ogni giorno il governo attacchi le sentenze».

Dall’altra parte, la maggioranza di centrodestra vede in questa decisione un tentativo politico di minare la propria linea dura contro l’immigrazione illegale. Il Guardasigilli Carlo Nordio ha sottolineato che la sentenza deve essere rispettata, ma ha espresso forti perplessità, avvertendo che il principio introdotto dalla Cassazione potrebbe avere conseguenze disastrose per i conti pubblici. «Se introducessimo il principio che queste persone hanno risorse e risarcimenti finanziari, le nostre finanze andrebbero in rovina».

Alla luce di questa decisione, si aprono scenari inediti: sarà possibile per altri migranti trattenuti in situazioni simili avanzare richieste di risarcimento? Se così fosse, il rischio di un’ondata di cause contro lo Stato italiano non è da escludere. Il caso Diciotti, che sembrava ormai archiviato, si trasforma così in un nuovo fronte di battaglia politica, con conseguenze imprevedibili per il governo Meloni e per il futuro della gestione dell’immigrazione in Italia.

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ultimo aggiornamento: 8 Marzo 2025 13:47

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